La pubblicità comparativa è lecita, purché sia veritiera ed oggettiva.
Questo principio, espresso sia dal Codice del Consumo, sia dal Decreto Legislativo n.145/2007 è stato ribadito di recente da una pronuncia dell’AGCM ( consultabile qui) che ha condannato e sanzionato una nota multinazionale produttrice di detersivi, ritenuta responsabile di aver posto in essere una pratica commerciale scorretta proprio con riferimento alla pubblicità comparativa.
Lo scorso anno infatti, la società in questione aveva diffuso diversi spot pubblicitari attraverso i quali reclamizzava la maggiore efficacia del proprio prodotto rispetto a quello del principale concorrente.
Tuttavia, dati scientifici alla mano, l’Autorità ha appurato la decettività del messaggio de quo, ravvisando nella condotta della società una pratica commerciale scorretta ai sensi degli artt. 20 e 21, comma 2, lettera a) del Codice del Consumo e comminando una sanzione di 50.000 euro.