Con provvedimenti nn. 24893, 24894 e 24895, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha disposto l’oscuramento di 50 siti web attraverso i quali gli utenti italiani potevano acquistare prodotti contraffatti di noti marchi, potenzialmente nella convinzione che si trattasse di merce originale a prezzo “outlet”.
I procedimenti sono stati instaurati a seguito delle segnalazioni provenienti da un’associazione di consumatori e dall’INDICAM, che ha inoltrato le denunce dei titolari dei vari marchi i cui prodotti sono raffigurati illecitamente sui siti web. In particolare, nel corso del procedimento istruttorio l’Authority ha appurato il carattere ingannevole delle pratiche commerciali poste in essere dai tre titolari dei nomi a dominio, sulla base del fatto che gli stessi avrebbero fornito informazioni ingannevoli lasciando intendere, contrariamente al vero, di essere distributori ufficiali dei marchi relativi ai prodotti offerti.
Non solo: l’Autorità ha altresì contestato ai professionisti l’omissione di informazioni inerenti la propria identità e la sede geografica, così come l’assenza di indicazioni relative all’esercizio dei diritti previsti a tutela del consumatore nella fase post vendita (come, ad esempio, il diritto di recesso).
Infine, trattandosi di merce contraffatta (la cui natura esclude la protezione del produttore autentico) le condotte poste in essere sono state riconosciute in violazione della disciplina in materia di garanzia legale di conformità, come previsto dal Codice del Consumo.
Entro tre giorni dall’emanazione dei provvedimenti de quo, i tre titolari dei nomi a dominio – tutti residenti all’estero – dovranno sospendere la loro attività.
Allo scadere del suddetto termine, l’Autorità ha già ordinato ai provider italiani di impedire l’accesso ai siti indicati.