Il Garante della Privacy, con un recente provvedimento, si è espresso favorevolmente in merito alla Convenzione tra il Ministero dell’Interno ed i gestori di servizi di telecomunicazioni, volta alla regolamentazione dell’accesso telematico ai dati dei possessori di telefoni, da parte delle forze di polizia e dell’Autorità giudiziaria.
A seguito dell’intervento del Garante, tale Convenzione ha subito alcune modifiche volte alla tutela degli utenti possessori di apparecchi di telefonia sia fissa che mobile.
Infatti, l’accesso ai dati – quali nome, cognome, numero telefonico, data di attivazione/cessazione della linea, residenza, ecc.. – di per se consentito dalla legge, potrà avvenire solo per il tramite del Centro di elaborazione dati istituito dal Dipartimento di pubblica sicurezza e attraverso uno specifico sistema informatico denominato ETNa.
Tale modalità è stata adottata al fine di consentire la tracciabilità degli accessi ai dati degli utenti ed evitandone la duplicazione con le conseguente creazione di un nuovo archivio.
Inoltre, l’accesso alle informazioni ad opera delle forze di polizia o dell’Autorità giudiziaria potrà avvenire solo da postazioni di lavoro certificate e ad opera di utenti (ufficiali, agenti o personale incaricato dagli uffici giudiziari) in possesso di credenziali di autenticazione personali.
Potete trovare qui il link al parere del Garante.