Nella sentenza che chiude la controversia tra la Galleria dell’Accademia di Firenze, custode del David di Michelangelo, e una nota casa editrice, che aveva utilizzato l’immagine dell’opera a fini commerciali e pubblicitari, viene riconosciuto, per la prima volta in una pronuncia di merito, un diritto all’immagine per i beni culturali.
Accogliendo la tesi dell’Avvocatura dello Stato, si è infatti affermato che “che l’immagine dei beni culturali è espressione dell’identità culturale della nazione e della sua memoria storica da tutelare ai sensi dell’art. 9 della Costituzione”.
Su queste basi, il Tribunale di Firenze ha affermato il divieto di utilizzare l’immagine a fini commerciali senza previa autorizzazione del custode dell’opera, ma ha anche accordato alla Galleria dell’Accademia un consistente risarcimento per il danno non patrimoniale, dovuto allo svilimento, l’offuscamento dell’alto valore simbolico e identitario dell’opera.