Superati gli step previsti dalla medesima normativa, a partire dalla scorso 17 febbraio è entrato in vigore su tutto il territorio europeo e per tutte le piattaforme, il Digital Services Act (DSA), la legge europea che intende regolare i servizi digitali, al fine di garantire una maggiore protezione dei minori online e prevenire fake news e attività illegali, allo stesso tempo garantendo i principi di libertà di espressione e informazione.
L’entrata in vigore del regolamento non è stato accolto entusiasticamente da una rete di ricercatori, membri della società civile e perfino ufficiali dell’UE che si sono riuniti nei giorni precedenti al 17 febbraio presso l’Università di Amsterdam per la DSA and Platform Regulation Conference e hanno sollevato tutta una serie di problematiche circa i possibili effetti della legislazione.
Nel frattempo, la Commissione ha già dato avvio a due formali investigazioni sulla base del DSA, l’una nei confronti di X per presunta violazione delle norme in materia di trasparenza e per inadempimento al dovere di contrastare contenuti illegali e disinformazione, mentre nella giornata di ieri 19 febbraio 2024, nei confronti di TikTok per simili addebiti, compreso anche una presunta mancata tutela dei minori.