Nel 2007, la società Va Evènements, specializzata nell’organizzazione di eventi, ha realizzato una serra temporanea denominata “Orangerie éphémère”. Dopo aver scoperto che l’azienda concorrente Mtech Events aveva prodotto e commercializzato una struttura simile, Va Evènements ha intentato una causa contro quest’ultima per presunta violazione dei diritti d’autore sulla propria creazione. Tuttavia, in primo grado, il Tribunal judiciaire di Parigi ha respinto le accuse. Va Evènements ha quindi presentato appello, sostenendo che la loro opera era tutelata dal copyright.
La Corte d’Appello, nel riesaminare il caso, ha preliminarmente affermato che le opere architettoniche possono essere protette dal diritto d’autore, purché siano originali, come previsto dal Codice della Proprietà Intellettuale francese. L’onere della prova in merito alla sussistenza del carattere creativo dell’opera spetta in capo a chi richiede tale protezione: nel caso di specie, i giudici hanno rilevato che la parte ricorrente aveva descritto le caratteristiche della sua orangerie senza tuttavia spiegare le scelte artistiche o il processo creativo che ne riflettessero l’originalità. Inoltre, molte delle caratteristiche menzionate, erano principalmente riferite ad elementi tecnici della struttura, e in quanto tali, dettati dalle regole di costruzione, le quali non riflettevano scelte estetiche significative da poter rispecchiare un apporto creativo dell’autore. Per tali ragioni, la Corte d’Appello ha respinto il ricorso, confermando che l’opera “Orangerie éphémère” era sprovvista dei requisiti necessari per poter accedere alla tutela autorale.
Il caso in esame offre un’importante considerazione sull’interpretazione del concetto di originalità nel contesto della protezione del diritto d’autore: la mera descrizione di elementi tecnici non è sufficiente per garantire tale tutela, specialmente quando questi elementi sono determinati da esigenze costruttive.