Nella giornata di giovedì 1 giugno scorso, con 366 voti a favore e 225 contrari, il Parlamento Europeo è ha approvato del testo della CSDDD, volta a prevenire, identificare e mitigare l’impatto negativo, in termini di diritti umani e ambientali, nella value chain.
Un risultato non scontato, dal momento che il voto è giunto solo a seguito di una negoziazione molto intensa in aula, in particolare per l’opposizione di alcune frange del centro-destra su alcuni punti fondamentali della proposta legislativa, nonostante l’ampio consenso che il testo aveva avuto presso le commissioni che l’avevano esaminato.
La direttiva sarà diretta alle imprese UE con più di 250 dipendenti e un fatturato superiore a 40 milioni di euro, indipendentemente dal loro settore d’appartenenza, e le società “madri” con più di 500 dipendenti e un fatturato superiore a 150 milioni di euro. Saranno incluse anche società con sede fuori dall’UE aventi un fatturato superiore a 150 milioni di euro, se hanno generato almeno 40 milioni di euro con business all’interno dell’UE.
Qui il link per il download del testo, come approvato dal Parlamento Europeo.