La Commissione europea ha recentemente inviato alla casa di moda francese Pierre Cardin e al suo licenziatario Ahlers una formale comunicazione degli addebiti per presunte violazioni delle norme antitrust dell’UE, in quanto le due società avrebbero limitato le vendite transfrontaliere di abbigliamento su licenza, così come le vendite di tali prodotti a specifici clienti.
L’indagine, iniziata lo scorso anno, si basa sull’assunto che le due società avrebbero sviluppato una strategia per impedire le importazioni parallele e le vendite a specifici gruppi di clienti dei prodotti a marchio Pierre Cardin, applicando restrizioni negli accordi di licenza.
La Commissione aveva già allora dichiarato di temere che le società in questione potessero aver violato l’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e l’articolo 53 dell’Accordo sullo Spazio economico europeo, che vietano i cartelli e altre pratiche commerciali restrittive.
L’organo esecutivo ha dunque deciso di avviare un’indagine formale per valutare se Pierre Cardin e Ahlers abbiano effettivamente violato il diritto della concorrenza dell’UE limitando la capacità dei licenziatari di Pierre Cardin di vendere prodotti con licenza Pierre Cardin a livello transfrontaliero, anche offline e online, nonché a gruppi di clienti specifici.