Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale il 12 luglio u.s., l’AI Act, il regolamento europeo in materia di intelligenza artificiale, è ufficialmente diventato legge dell’Unione Europea ed entrerà definitivamente in vigore il 2 agosto prossimo.
Essa costituisce una normativa coerente ed organica, valida per tutti gli Stati Membri, per garantire ai cittadini europei un utilizzo equilibrato dei dati destinati alla creazione algoritmi alimentativi dell’AI (sia generativa che non).
Di particolare rilevanza, la definizione di AI, intesa come “un sistema automatizzato progettato per funzionare con livelli di autonomia variabile e che può presentare adattabilità dopo la diffusione e che, per obiettivi espliciti o impliciti, deduce dall’input che riceve come generare output”.
L’AI Act giunge in un momento in cui l’Europa è ancora indietro rispetto ad altri Paesi (come Stati Uniti e Cina) nella ricerca e nello sviluppo di tale tecnologia e, pertanto, appare chiaro l’intento dei legislatori europei di promuovere uno sviluppo di tale settore, considerato fondamentale per il progresso economico, ma in maniera compatibile con i diritti fondamentali dell’individuo.
I tempi di attuazione della normativa variano tra 6 e 36 mesi, a seconda del livello di rischio dei settori regolati.