Sembra giunto agli sgoccioli il procedimento di approvazione del Regolamento Ecodesign, con il quale l’Unione Europea mira a ridurre l’impatto ambientale, tra gli altri, del settore tessile mediante un divieto di distrazione degli invenduti per alcune categorie di prodotti, in questo modo colpendo la sovrapproduzione. La proposta, presentata nel marzo 2022 e destinata a sostituire la direttiva 2009/125/CE, necessita infatti solo delle approvazioni formali di Parlamento e Consiglio, dai quali non dovrebbero arrivare grandi sorprese.
Oltre al divieto sopra descritto, tra le misure di rilievo contenute nella proposta spicca quella per l’istituzione di un passaporto digitale dei prodotti, in modo tale da garantire trasparenza e tracciabilità di questi, nonché per fornire informazioni sull’impatto ambientale dei beni di consumo.
La normativa si inserisce nel disegno europeo di costruire un sistema circolare di produzione, in linea con gli obiettivi di neutralità climatica e contempla un periodo di tempo per le imprese per adeguarsi alla normativa, previsto in due anni per le grandi imprese e in sei anni per le piccole e medie imprese.